Robe da maschi e robe da femmine un video per vincere gli stereotipi di genere

La classe II A della Scuola Secondaria di I grado  Mazzini di Sant’Agata Bolognese al termine del laboratorio “Robe da maschi e robe da femmine” ha realizzato uno spot contro gli stereotipi di genere per raccontare tutto quello che le donne possono fare nella vita nonostante i pregiudizi che spesso ritengono alcune professioni o attività riservate solo agli uomini e per dire che anche sugli uomini ci sono tanti pregiudizi da smascherare.

I ragazzi hanno pensato a cosa le donne sognano di fare da grandi, a cosa possono aspirare nella vita; le ragazze hanno provato a immaginare cosa desidera un uomo per sè e per la propria famiglia. Tutti insieme abbiamo scoperto poi che uomini e donne in fondo hanno un grande desiderio comune: essere felici.

Guarda il video della II A della Scuola Mazzini di Sant’Agata Bolognese:

Riprese e montaggio di Amos Rebeschini, coordinatrice progetto Simona Sagone

Il laboratorio: smontiamo gli stereotipi di genere

Tra ottobre e novembre 2016 il gruppo Media allo scoperto di Youkali ha condotto due laboratori scolastici con due classi della Scuola secondaria di I grado Mazzini di Sant’Agata Bolognese dedicati allo smascheramento degli stereotipi di genere.

Un laboratorio è stato centrato sulla produzione di un spot video intitolato “Robe da maschi e robe da femmine” sul rovesciamento degli stereotipi legati ai ruoli maschili e femminili che è possibile vedere cliccando qui

Il secondo laboratorio è stato invece dedicato alla scrittura di articoli giornalistici che modificassero altri articoli, scritti da professionisti, infarciti però di luoghi comuni sul maschile e sul femminile o apertamente sessisti o che non utilizzavano termini corretti rispetto alle regole indicate dall’Accademia della Crusca sul linguaggio sessuato.

Nel corso del laboratorio dedicato al linguaggio video, i formatori, Simona Sagone e Amos Rebeschini, hanno intervistato i ragazzi della classe I A di Sant’Agata Bolognese spingendoli a tirare fuori gli stereotipi che avevano in mente sul maschile e sul femminile per poi cercare di ragionarci su.

Sono emerse cose interessantissime. Riflessioni profonde sui compiti di uomini e donne nella famiglia, sulla possibilità per le donne di partecipare pienamente alla vita politica, sociale, lavorativa di un Paese arrivando anche a ricoprire ruoli importanti. Alcuni ragazzi hanno riflettuto sul tema donne e guerra, donne e potere, sulla maternità e paternità, sul divieto imposto alle donne in alcuni Paesi del mondo di istruirsi.

Di seguito ecco dei montaggi video delle due ore di interviste. Buon divertimento e buon ragionamento.

 

#Feminologica Instagram Contest

Regolamento di partecipazione a #Feminologica

 Instagram Contest

 #Feminologica  non solo una gara fotografica ma l’ occasione per partecipare alla rassegna di teatro civile al femminile #Feminologica nel distretto culturale e turistico DI Via Saragozza

 Termini e condizioni

Gli organizzatori del contest sono

Media allo scoperto

 Referente: Associazione Culturale YoukaliGruppo Media allo scoperto Via del Pratello 97- 40122 Bologna www.youkali.it tel. 0518493013

mediaalloscoperto@youkali.it  FC: Media allo scoperto

  1.  CHI PUO’ PARTECIPARE

Il concorso è aperto a tutti coloro che possiedono uno dispositivo fotografico e  sono iscritti ad Instagram (in possesso di un account Instagram)

  1. PERIODO

Il concorso fotografico inizia dalle ore 10 del giorno 30/10/2016 e termina alle 20 del 06/12/2016.

  1. COME SI PARTECIPA

Semplice, basta caricare la/le foto su Instagram menzionando sempre l’account Instagram di Mediaalloscoperto: @mediaalloscoperto e usando l’hashtag #Feminologica

Se possibile, chiediamo di NON utilizzare solo hashtag ma di aggiungere un breve commento personale  che descriva la foto così che ogni scatto racconti un punto di vista personale sugli eventi e temi della rassegna teatrale Feminologica.

Ogni utente può pubblicare su Instagram un massimo di 5 foto iscritte a partecipare al concorso.

Le foto contrassegnate dall’hashtag specifico del contest potranno essere riutilizzate dal gruppo Media allo scoperto ed essere pubblicate sul blog Mediaalloscoperto.wordpress.com o su altri siti di partner della Rete per la valorizzazione del Parco di Villa Spada.

  1. TEMA: Feminologica

Le foto dovranno essere scattate durante gli eventi di Feminologica (calendario eventi scaricabile alla pagina FB Feminologica o su www.youkali.it) ed esprimere un punto di vista sui temi trattati dagli spettacoli: storia delle donne, femminilità, madre terra, impegno sociale, condivisione.

  1. COSA E COME FOTOGRAFARE

Non ci sono limiti all’originalità con cui il concorrente saprà affrontare i temi sopra indicati scattando durante gli eventi di Feminologica. Le foto possono essere catturate con lo smartphone, il tablet o con altri dispositivi fotografici e poi inviata all’account Instagram sopra menzionato.

  1. LIBERATORIE

Ogni partecipante è responsabile del materiale presentato al concorso. Pertanto si impegna ad escludere ogni responsabilità degli organizzatori nei confronti di terzi, anche nei confronti di eventuali soggetti raffigurati nelle fotografie.

Il concorrente dovrà informare gli eventuali interessati (persone ritratte) nei casi e nei modi previsti dal D. Lg. 30 giugno 2003 n. 196, nonché procurarsi il consenso alla diffusione degli stessi. In nessun caso le immagini inviate potranno contenere dati qualificabili come sensibili.

Ogni partecipante dichiara di essere unico autore delle immagini inviate, che non ledono diritti di terzi e che qualora ritraggano soggetti per i quali è necessario il consenso o l’autorizzazione il concorrente l’abbia ottenuta ed è in grado di esibirla qualora venga richiesta dagli organizzatori o dalle forze dell’ordine.

Partecipando al concorso gli autori delle foto confermano ed attestano inoltre che:

– Le foto non contengono materiale osceno, esplicitamente sessuale, violento, offensivo o diffamatorio.

– Le foto non contengono materiale discriminante per sesso, etnia e religione.

La Giuria e gli organizzatori dell’ Instagram contest #Feminologica  hanno il diritto di considerare nulle le foto che non siano conformi alle suddette regole.

Tutte le foto che partecipano al concorso pur essendo di proprietà dell’autore, potranno essere utilizzate dall’Associazione Youkali per fini promozionali. L’organizzazione garantisce che le foto non saranno comunque impiegate con finalità commerciali né cedute a terzi. 

  1. VOTAZIONE ON LINE E GIURIA

E’ stata istituita una commissione formata da appartenenti alle Associazioni facenti parte della Rete per la valorizzazione del Parco di Villa Spada le quali sceglieranno  1°, 2° e 3° foto classificata tra le 20 che riceveranno più “mi piace” su instagram entro le ore 20 del 9 dicembre 2016*. I “mi piace” ricevuti dopo tale data e ora, non verranno conteggiati ai fini della premiazione.

Verranno scartate dalle finaliste le foto che non rispettano il tema o che non sono state scattate durante la rassegna Feminologica  o che sono state postate dopo le 20 del 21 settembre *caso pioggia dopo le 20 del 6 dicembre 2016.

  1. I PREMI E PREMIAZIONE

La giuria valuterà  le 20 foto più votate su Instagram e decreterà le 3 foto vincitrici comunicando sulla pagina FB  Media allo scoperto l’intera classifica con i nominativi dei vincitori.

1° premio:  2 ingressi giornalieri festivi alle Terme dell’Agriturismo (Villaggio della Salute Più) con sauna e hammam termale

2° premio:1 ingresso giornaliero con fitness center alle Terme S. Luca – Pluricenter

3° premio:1 ingresso alla Notte Azzurra delle Terme S. Petronio

La premiazione avverrà presso la Biblioteca Tassinari Clò di Villa Spada- Via di Casaglia n. 7 Bologna in data da definirsi pertanto tutti i concorrenti sono pregati di mandare una mail a mediaalloscoperto@youkali.it con nome Instagram e recapito telefonico per essere contattati per la premiazione.

 * I primi 3 classificati saranno inoltre veicolati con Media Support del Progetto Rete per la valorizzazione del Parco di Villa Spada e di Media allo Scoperto -Youkali: blog, Facebook,Twitter, Instagram.

  1. CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione delle 20 foto finaliste sarà calibrata con un punteggio da 1 a 5 secondo i seguenti parametri: Tecnica-  Attinenza al tema- Originalità-

CLAUSOLE FINALI

La partecipazione al concorso implica la conoscenza e l’accettazione del presente regolamento e il consenso al trattamento dei dati  che verranno utilizzati esclusivamente ai fini del concorso e non verranno ceduti a terzi né usati per scopi commerciali.

Tutti gli Instagram’s users potranno dare sfogo alla loro voglia di fotografia: partecipando agli eventi di Feminologica e tutte le attività di Associazione Youakli, potranno diventare nostri testimonial taggando le loro foto con @mediaalloscoperto e seguendo il profilo madiaalloscoperto

Il bando è pubblicato sulle pagine FB: Media allo scoperto e Associazione Culturale Youkali e sul blog www.mediaalloscoperto.it

Responsabile della segreteria del Concorso è il gruppo Media allo scoperto appartenente all’Associazione Culturale Youkali. Tel 051 8493013; mediaalloscoperto@youkali.it

 

 

 

Resti di R.U.S.C.O. in vendita

R.U.S.C.O., l’anti-mostra di Banksy and coo., decide di vendere alcuni pezzi degli artisti che l’hanno reso un museo a cielo aperto alla velostazione Dynamo di Bologna.

Sabato 3 settembre presso la velostazione Dynamo di Bologna ha avuto luogo il vernissage di “Resti di R.U.S.C.O.“, una mostra-mercato di pezzi di strada per finanziare le attività dell’associazione Serendippo.

Per chi non la conoscesse, Serendippo è l’associazione che sta dietro R.U.S.C.O. e che ospita da tempo attività culturali ed esposizioni temporanee di artisti fra cui James Boy, Exitenter, Pupo Bibbito e molti altri.

NON SI VENDONO PEZZI DI MURO

Alcune male lingue hanno subito additato l’iniziativa pensando si volesse speculare sui pezzi realizzati nel capannone di via Stalingrado 63, per loro, gli unici resti di strada sono dei sassi colorati che non hanno niente a che fare con “l’anti-mostra”.

All’interno della velostazione  che ospiterà “Resti di R.U.S.C.O.” fino al 15 Ottobre, è possibile trovare i lavori degli artisti che sono passati per Serendippo, R.U.S.Co e il b&b-biblioteca Primo Piano Interno Sette: stampe d’autore, bozzetti, bottiglie, ma anche libri, perché arte e cultura vanno di pari passo.

CABINE ELETTRICHE COME OGGETTI D’ARTE

Durante la serata è stato presentato anche Accenditi per accenderla, il progetto che invita artisti, disegnatori e illustratori a intervenire sulle oltre 70 cabine elettriche di Enel Sole. La call è stata prorogata fino al 12 settembre, mentre i lavori verranno realizzati entro il 15 ottobre, data in cui sarà possibile salire in sella della propria bici e vedere tutte le cabine realizzate attraverso un tour organizzato dalla stessa Dynamo.

“Un percorso che utilizza l’arte in strada come modo e pretesto per combattere l’anonimato, la sporcizia e il degrado della città, dando nuova dignità a oggetti che per necessità vivono sulla strada.”

snem_busto

Snem

 

Exit Enter

Exit Enter

 

bibbito_polistirolo

Pupo Bibbito

 

bibbito_bottiglie

Pupo Bibbito + Exit Enter

 

restidirusco_k2m

K2m Foto Flavia De Marco

 

Uno dei banchetti per sostenere l'associazione Serendippo attraverso la mostra-mercato Resti di R.U.S.Co a nella velostazione Dynamo

Uno dei banchetti per sostenere l’associazione Serendippo attraverso la mostra-mercato Resti di R.U.S.Co a nella velostazione Dynamo

 

gestafuture

Tavole in vendita al Dynamo per Resti di R.U.S.Co

Foto di Flavia De Marco 

A scuola di video con “Portiamo a scuola la comunicazione di genere

Il gruppo di allievi e allieve del Corso di formazione per adulti “Portiamo a scuola la comunicazione di genere” al termine del breve corso di videogiornalismo tenutosi nel mese di aprile 2016,  ha realizzato uno spot a sfondo sociale che mira a valutare la complessità del fenomeno della violenza perpetrata sulle donne da mariti, fidanzati, padri o fratelli.

La violenza non è solo fisica, non ci sono solo botte, lividi evidenti. Talora ci sono tante ferite non visibili per una violenza psicologica, economica, per il controllo esercitato dagli uomini della famiglia sulle donne.

Lo spot mira alla presa di coscienza sia da parte delle donne che degli uomini della necessità di un atto di libertà: dell’uomo che rispetti la libertà femminile e delle donne che decidano di prendersi la propria libertà.

Il video, brevissimo può essere guardato qui di seguito.

 

QUANDO LA STREET ART RACCONTA NUOVE SPERIMENTAZIONI

Tellas, Made514, Hazul e Martina Merlini. Sono loro i narratori dei quattro racconti urbani esposti alla Magma gallery di Bologna. Quattro diverse estetiche raccontano il proprio cammino artistico, tutte accomunate dal segno. Una gestualità dettata dalla natura prende forma in linee impetuose, pulite ed equilibrate.

Tellas, April (particolare), 2015 Acilico su tela, 120x80 cm ©Julie Sejournet

Tellas, April (particolare), 2015 Acilico su tela, 120×80 cm       ©Julie Sejournet

Tellas Non ha bisogno di presentazioni. Il suo lavoro è ormai riconosciuto e ammirato a livello internazionale tanto da essere considerato nel 2014 dall’Huffington Post U.S. uno dei 25 street artist più interessanti della scena mondiale. Dal tratto inconfondibile, l’artista sardo classe ’85 si è da sempre ispirato al mondo della natura reinterpretandolo in una combinazione attenta fra spazio e forma.

Made514, Get it fresh series, 2016, Tecnica mista su lamiera, 90x60 cm ©Julie Sejournet

Made514, Get it fresh series, 2016, Tecnica mista su lamiera, 90×60 cm ©Julie Sejournet

Made514 Un altro mostro sacro della street art che continua a sperimentare. Questa volta però, presentando un lato più intimo: una ricerca su materiali come carta e legno mettono in luce la poliedricità dell’artista patavino. Linee morbide e avvolgenti, tratti rapidi e scomposti si bilanciano. Ordine e caos, le stesse cause che muovono la natura, fanno capolino nel mondo illustrato di Made. Per l’occasione l’artista ha dipinto uno dei muri della galleria ed esposto in anteprima due quadri su lamiera con la sperimentazione del fuoco attraverso il quale intende infondere maggiore profondità a orientalismi da belle époque installati in un immaginario fatto di freaks e artisti circensi.

Hazul, Brilho, 2016, Lightbox, pennarello su acrilico, legno 28x35x9 cm © Julie Sejournet

Hazul, Brilho, 2016, Lightbox, pennarello su acrilico, legno  28x35x9 cm ©Julie Sejournet

Hazul Unico straniero in mostra. Viene dal Portogallo in cui ha realizzato gran parte dei suoi lavori, soprattutto nella città di Porto dov’è possibile fare un tour dei suoi pezzi attraverso la mappa creata nel 2015. Il suo stile proviene dal lettering al quale ha aggiunto elementi naturali mescolati a simboli di derivazione tradizionale. Racchiusi in marcatissime outlines, i suoi lavori richiamano un’estetica gotico-romana evidenziata dalla creazione di light boxes nelle quali però si limita al bianco e nero, forse a voler mantenere un distacco a favore di una religiosità altra, non dettata da leggi umane, bensì dalla natura.

Martina Merlini, Untitled, 2015, Smalto, cera, vernice spray e acrilico su legno, 100x70 cm ©Julie Sejournet

Martina Merlini, Senza titolo, 2015, Smalto, cera, vernice spray e acrilico su legno, 100x70cm ©Julie Sejournet

Martina Merlini Nasce come illustratrice dopo aver studiato allo IED di Milano. Inizia il suo percorso artistico indagando la natura fenomenica per arrivare alla sua astrazione geometrica. Il risultato è una produzione simmetrica, un equilibrio compositivo di forte impatto estetico rafforzato da una particolare tecnica che permette all’artista di infondere un senso di “vissuto dinamico” e allo stesso tempo precario. Nel 2010 ha realizzato con Tellas “Asylum”, una mostra itinerante con la quale esplorare il mondo umano attraverso il microcosmo degli uccelli. Per 4 Urban Tales ha dipinto un’opera site-specific visibile per tutta la durata della mostra.

4Urban Tales, Tellas-Merlini ©Magma gallery

4Urban Tales, Tellas-Merlini ©Magma gallery

Magma gallery è uno spazio espositivo dedicato alla street art con l’obiettivo di portare avanti la ricerca di artisti provenienti dalla strada all’interno del circuito dell’arte.  Apre le sue porte di Via Santo Stefano 164 in concomitanza con Arte Fiera, a Gennaio, con una personale di tutto rispetto: lo street artist Peeta dà il via ad una lunga serie di mostre presentando un’installazione 3D e un intervento sui muri della galleria.

Sperimentazione, innovazione, azzardo, collaborazione. Queste le parole chiave per sintetizzare cos’è e cosa vuole essere Magma gallery. Un progetto ardito e impegnativo, come spiegano i curatori, che da Padova hanno deciso di aprire e investire in questo progetto a Bologna.

La mostra è visitabile tutti i Sabato e su appuntamento la Domenica fino al 28 Maggio 2016.

BLOCK THE WALL: NUOVI MURI IN SAN DONATO

 

Nell’ambito del festival “Block the wall” a cura dell’Associazione BLQ, in collaborazione con il Quartiere San Donato ed il Comune di Bologna –Settore Politiche Abitative e ACER, dal 22 aprile al 4 maggio 2016 verranno decorate le pareti laterali non finestrate degli edifici di Via Macchiavelli nn. 18 e 30. DADO e PAZO gli artisti che interverranno sulle abitazioni popolari per dare identità ad una zona in continua trasformazione come dimostrato dal parco San Donnino inaugurato nel 2010.

L’Associazione BLQ nasce grazie all’ unione di diversi artisti che operano da molti anni con il Comune ed i quartieri di Bologna e Provincia. L’intento è quello di collaborare con gli enti istituzionali per promuovere la cultura legata alla strada (hip-hop, writing) che, dagli anni ’90, richiama migliaia di giovani perché capace di creare una identità comune e di trasmettere valori edificanti (il rispetto per l’altro, la meritocrazia, l’importanza di appartenere ad una comunità, ecc.).

Parco San Donnino con una delle facciate destinate al progetto.

Parco San Donnino con una delle facciate destinate al progetto.

Operando in accordo con gli enti pubblici, l’Associazione vuole riqualificare il territorio attraverso forme di arredo urbano (Areosolart e Street Art), per convertire le grandi superfici delle zone degradate o periferiche in opere che trasmettono una nuova estetica.

Gli abitanti del quartiere hanno gradito il progetto, ma non sono mancate polemiche nei confronti di ciò che viene definita  “riqualificazione urbana” portando alla luce problematiche più urgenti, dalle buche stradali alle tubature del gas. L’assessore Malagoli e il presidente di quartiere Borsari hanno accolto le lamentele invitando i cittadini a segnalarle presso il comune e garantendo di trovare una soluzione al più presto. Che sia una promessa pre-elettorale? Fatto sta che la street art continua a sollevare diverse questioni non solo strettamente legate a se stessa quanto ai cambiamenti urbani degli ultimi anni.

Ascolta la breve dichiarazione di Simone Borsari, presidente quartiere San Donato.

 

 

 

 

 

ALICè DIRETTORE ARTISTICO DI UN NUOVO FESTIVAL DI STREET ART

Dopo le ultime controversie legali che l’hanno vista condannata dal tribunale di Bologna a pagare una multa di 800€ e la conseguente iscrizione al casellario giudiziario per imbrattamento, la famosa artista Alicè torna a far parlare di sè. Questa volta nelle vesti di direttore artistico di un nuovo festival di street art che la vederà impegnata nel borgo di Civitacampomarano in provincia di Campobasso dal 21 al 24 Aprile 2016. Il suggestivo angolo di Molise farà da sfondo alla prima edizione di “CVTà – Street Fest” con protagonisti sei artisti di tutto rispetto: Biancoshock (Italia), David de la Mano (Uruguay), Pablo S. Herrero (Spagna), Hitnes (Italia), ICKS (Italia), UNO (Italia).

L’idea nasce da un’e-mail inviata ad Alice nel 2014 da Ylenia Carelli, Presidente della Pro Loco “Vincenzo Cuoco” di Civitacampomarano che ha organizzato il festival e lo sostiene con l’aiuto del comune: un invito a fare tappa nel borgo molisano per dipingere i muri del centro storico ormai quasi completamente disabitato.

L’artista realizza una serie di interventi pittorici, prendendo spunto da fotografie d’epoca della vita del paese, per rendere omaggio al passato di Civitacampomarano. Il legame fra il borgo e questa artista cosmopolita però, non è solo artistico, ma anche biografico: “Per me non è un paese qualsiasi – racconta Alice Pasquini – è il paese natale di mio nonno, ma questo l’autrice della mail non lo sapeva”.

Alicè, Civitacampomarano. Ph Jessica Stewar

Alicè, Civitacampomarano. Ph Jessica Stewar

CVTà è il nome di Civitacampomarano nel dialetto dei suoi abitanti, gli stessi ad aver fatto a gara per mettere a disposizione degli artisti il muro più bello, lo scorcio più ammaliante, il panorama più prezioso. Con l’auspicio di contrastare l’abbandono e il degrado di un’Italia troppo spesso dimenticata e svilita ciascuno dei sei artisti interverrà sulla pelle dell’antico borgo nell’arco dei quattro giorni di festival durante i quali si alterneranno diverse iniziative ed eventi collaterali a partire da visite guidate fino a gastronomia e musica.
Il risultato sarà una proposta corale capace di offrire, sia a chi passa quotidianamente per quelle strade che ai visitatori, la possibilità di guardare i vecchi muri logorati dal tempo con uno sguardo tutto nuovo, un parametro che non può passare inosservato.

 

Crowdfunding Portiamo a scuola la comunicazione di genere

Parte il 10 dicembre la campagna di crowdfunding #comunicazione di genere su piattaforma Produzioni dal basso

L’Associazione Culturale Youkali insieme a Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città e al Circolo Arci Guernelli di Bologna, con la collaborazione di Radio Città Fujiko e di AICS, hanno ottenuto un finanziamento di 11.000 euro dalla Tavola Valdese tramite il bando per l’assegnazione dei fondi dell’8 x 1000 del 2015 per realizzare il progetto Portiamo a scuola la comunicazione di genere.

Per consentirci di portare a termine nella sua interezza il progetto, il 10 dicembre 2015 si aprirà ufficialmente una campagna di crowdfunding su piattaforma Produzioni dal Basso per raccogliere 1941,57 € entro il 25 marzo 2016, fondi che verranno utilizzati per sostenere i laboratori scolastici previsti per settembre 2016.

 Gli obiettivi:

Portiamo a scuola la comunicazione di genere intende diffondere nell’ambito scolastico e dei centri di aggregazione giovanile di Bologna, azioni di empowerment relative alla consapevolezza della convivenza tra i generi attraverso l’elaborazione creativa del tema utilizzando gli strumenti della comunicazione massmediatica quali la radio, il web, i giornali (off e on line) per catturare l’attenzione dei giovani allievi rendendoli al contempo protagonisti attivi nel riconoscere e individuare forme attive e creattive di gestione dei conflitti, in particolare di genere.

Il progetto intede promuovere la piena partecipazione  dei giovani alla vita democratica cittadina attraverso l’acquisizione di competenze sul funzionamento del linguaggio dei media, incentivando l’innovazione sociale attraverso l’autonoma formazione, anche tramite l’utilizzo di piattaforme e ambienti digitali, software liberi e open source.

Le azioni di progetto:

L’Associazione Culturale Youkali si avvarrà della stretta collaborazione dell’Associazione Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città e di soci di Youkali esperti in comunicazione per porre in essere, tra il 7 gennaio e il 15 maggio 2016, un corso di formazione per adulti di 75 ore che si terrà a Bologna presso il Circolo Arci Guernelli di V. Gandusio 6. Il Corso di formazione sarà diviso in due parti: Riconoscere e prevenire le forme di violenza e abuso nelle relazioni di genere e Comunicazione di genere.

Attraverso la formazione degli adulti intendiamo porre le basi per la realizzazione di progetti all’interno delle scuole che uniscano la tematica della gestione del conflitto, con la produzione di spot, video, radiodrammi, articoli giornalistici.

Tra settembre e novembre 2016, grazie anche al crowdfunding, Portiamo a scuola la comunicazione di genere realizzerà 6 laboratori all’interno di Istituti Secondari di I e II grado e 2 laboratori all’interno di Centri Giovanili della città di Bologna.

I volontari ammessi alla formazione saranno scelti tra: studenti universitari, giovani sotto i 35 anni in cerca di occupazione, disoccupati di lungo corso (in particolare over 45), in cerca di riqualificazione, onde offrire loro occasione di specializzarsi e/o riqualificarsi nel campo della comunicazione sociale. Si preferiranno candidati con formazione umanistica.

Il progetto prevede l’apertura di una Palestra digitale, attraverso il sito web Mediaalloscoperto.it, per la condivisione dei materiali e buone pratiche prodotte sia dai formatori volontari che andranno nelle scuole che dagli allievi degli Istituti Scolastici e centri giovanili. La palestra digitale sarà utile anche come archivio delle esperienze formative.

A beneficiare del progetto non saranno solo gli studenti delle Scuole Secondarie di I e II grado, ma gli stessi volontari in gran parte giovani o disoccupati di lungo corso che intendono acquisire nuove competenze.

Saranno i volontari ad attuare in un secondo momento la formazione dei giovanissimi sotto la supervisione di esperti nel settore sia del contrasto alla violenza di genere che di giornalisti, attori o blogger.

Sostieni la campagna:

Per donare occorre andare sul sito di Produzioni dal basso e cercare il progetto Portiamo a scuola la comunicazione di genere oppure andare direttamente al link http://linkpdb.me/9324

Cliccando il pulsante “Partecipa” si può donare la cifra desiderata con carta di credito attraverso Pay pal, cliccando su “ricompense” si può donare, sempre con Pay pal, la cifra corrispondente alla ricompensa esclusiva pensata per i sostenitori di Portiamo a scuola la comunicazione di genere.

E’ possibile donare anche con bonifico bancario sul conto di Associazione Culturale Youkali presso Emil Banca, Via Riva Reno, Bologna, IBAN: IT96N0707202409032000131803. Causale: campagna comunicazione di genere.

Partecipa al corso di formazione:

Scarica il calendario del corso di formazione e iscriviti entro il 4 gennaio scrivendo a mediaalloscoperto@youkali.it

 

Il Laboratorio

Il blog è una palestra digitale del laboratorio permanente “Media allo scoperto. Giornali, radio, web: i linguaggi, le tecniche e la produzione della notizia”.

Scarica il fronte del pieghevole dell’edizione in corso di Media allo scoperto

Scarica il retro del pieghevole dell’edizione in corso di Media allo scoperto

Media allo scoperto è un progetto avviato nel 2014 da un gruppo di persone che ha istituito, su base volontaria, una redazione fluida e multidisciplinare, quale risultato della prima edizione del laboratorio Media allo scoperto. Giornali, web e radio: i linguaggi e le tecniche di produzione della notizia promosso dall’Associazione Culturale Youkali e Come l’Aria (Associazione che riunisce i volontari di Radio Città Fujiko), grazie ad un contributo del Quartiere Saragozza su bando LFA del 2013.

Alcuni tra i partecipanti al laboratorio conclusosi a gennaio 2014, hanno deciso di collaborare stabilmente con l’ente capofila del progetto, l’Associazione Youkali, per immaginare di costruire un progetto durevole nel tempo con l’obiettivo di comunicare il territorio di Bologna e Provincia.

Tra febbraio e marzo 2015 si è svolta la seconda edizione di “Media allo scoperto”, sotto l’egida di Cittadinanza Attiva, con il sostegno dei Quartieri di Bologna Saragozza e Porto. I moduli laboratoriali sono stati dedicati alla conoscenza dei mestieri della comunicazione con focus sul lavoro di un ufficio stampa, del giornalista della carta stampata, del radiogiornalista e del blogger. Un modulo è stato dedicato anche all’aggiornamento dei siti web con free ware.

Nuovi moduli formativi sono stati attivati da ottobre 2015, a seguto della firma del secondo patto con Cittadinanza Attiva con l’obiettivo  preciso di realizzare servizi audio, video e articoli attraverso esercitazioni pratiche che seguiranno, fino a febbraio 2016, le lezioni in aula, in modo da promuovere sul web e attraverso l’emittente radiofonica partner di progetto, Radio Città Fujiko, i tanti progetti di Cittadinanza Attiva sostenuti dal Comune di Bologna che non hanno al proprio interno soggetti che si occupino della loro comunicazione alla cittadinanza.

Media allo scoperto intende valorizzare la progettualità delle APS e delle imprese creative del nostro territorio per dare visibilità agli invisibili, prestare la nostra voce per raccontare, attraverso il blog, la radio, i social media, le energie che questa città sa mettere in campo.

I moduli didattici proposti ai cittadini rappresentano l’avvio di un laboratorio permanente sulla comunicazione che potrà continuare ad avere base nel Quartiere Saragozza-Porto, in Via Pietralata 60, usufruendo di spazi pubblici per tutta la durata dei successivi patti di collaborazione siglati grazie al nuovo regolamento per i Beni Comuni.

Il progetto  Media allo scoperto mira a favorire l‘autonoma iniziativa delle associazioni e dei cittadini attivi per la realizzazione di azioni che nel loro complesso si propongono di incentivare la partecipazione alla vita democratica cittadina attraverso l’acquisizione di un’approfondita competenza sul funzionamento del linguaggio dei media e di promuovere l’innovazione sociale attraverso l’autonoma formazione all’interno del gruppo e la realizzazione di servizi di comunicazione, capaci di attivare nuove forme di collaborazione civica tra associazioni, gruppi informali di cittadini, singoli artisti, imprese creative ed artigiane del territorio anche sfruttando piattaforme e ambienti digitali, software liberi.

Tra i docenti chiamati a tenere i laboratori annoveriamo il Presidente di Radio Città Fujiko Alfredo Pasquali, il communication manager Giampaolo Colletti, i giornalisti Enzo Chiarullo e Michela Giorgini, il programmatore Joomla Alessandro Gallieri, il webmaster Daniele Benasciutti e la blogger Francesca Sanzo.

L’Associazione Culturale Youkali lavora dal 2000 su progetti culturali ed educativi per l’infanzia, l’adolescenza e gli adulti. Youkali conduce, dalla sua fondazione, una trasmissione radiofonica dedicata alla letteratura per l’infanzia in onda su Radio Città Fujiko intitolata “Il Polverone Magico”, e ha tenuto, in collaborazione con l’emittente radiofonica, numerosi laboratori sulla lettura espressiva e il linguaggio radiofonico all’interno di Istituti Scolastici. L’Associazione, attraverso i propri formatori, realizza corsi di teatro,  speakeraggio, canto e musica in differenti spazi cittadini e sviluppa progetti nazionali ed internazionali sulla narrazione orale e le tradizioni popolari.

L’Associazione Come l’Aria  è stata fondata nel 2010 come Associazione di appoggio all’emittente radiofonica Radio Città Fujiko. Ha al suo attivo seminari didattici sulla formazione giornalistica e la gestione di operatori radiofonici per la comunicazione politica, sociale e culturale. L’Associazione ha organizzato momenti cittadini di riflessione come, ad esempio, le celebrazioni di Bologna 2 Agosto – Strage di Bologna, con voci della musica, della poesia, della letteratura e della musica.

Informazioni:
Associazione Youkali  333 4774139 / 051 8493013 – Mediaalloscoperto@youkali.it