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al Polverone Magico gli audio dei ragazzi del Tanari per Tecniche@Leganti

L’Associazione Culturale Youkali APS all’interno del progetto Tecniche@Leganti sostenuto dalla Tavola Valdese con i fondi dell’8x 1000,  ha realizzato un laboratorio radiofonico con il gruppo interculturale dell’Istituto Manfredi Tanari di Bologna realizzando uno spot audio e delle interviste sul tema della discriminazione verso gli stranieri. Questa puntata del Polverone Magico andata in onda su Radio Città Fujilo il 13 febbraio 2021 presenta i loro lavori. Buon ascolto.

 

  • Link della puntata del Polverone Magico dedicata ai lavori dei ragazzi dell’Istituto Tanari:

 

  • Lo spot progresso prodotto da ragazzi e ragazze del Tanari:

  • Le interviste dei ragazzi e ragazze del Tanari:

Educazione al genere tra realtà e possibilità

E’ disponibile la sesta puntata del format “Donne fuori dall’angolo” realizzato da Associazione Culturale Youkali gruppo “Media allo scoperto” in collaborazione con Radio Città Fujiko .

in questa puntata abbiamo affrontato il tema dell’educazione al genere e alle differenze con realtà del terzo settore e docenti che lavorano su percorsi di formazione in diversi ordini di scuole.

Ascolta il podcast

Donne fuori dall’angolo 6° puntata “Educazione al genere tra realtà e possibilità”

Donne fuori dall’angolo 3° puntata Tutte in classe?

La terza puntata del format radiofonico Donne Fuori dall’angolo dedicata alla ripresa della scuola in Italia nell’anno della pandemia. Come si sono preparate le scuole al rientro degli e delle alunne in classe?

Il personale della scuola, in gran parte formato da donne, sarà abbastanza tutelato dai rischi del Covid 19?

Come stanno vivendo questo momento le madri, le lavoratrici, le insegnanti tra la necessità di dover andare a lavorare e quindi di lasciare in sicurezza i figli a scuola e il timore del diffondersi del virus?

C’è stata una comunicazione corretta ed esaustiva verso i genitori al riavvio dell’anno scolastico?

Abbiamo intervistato docenti di diversi ordini scolastici e genitori per tastare il polso della situazione a pochi giorni dalla prima campanella.

Donne fuori dall’angolo è parte del progetto omonimo nell’ambito del bando Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna 2019/20 capofila Associaizone Cultuale Youkali APS

Ascolta il podcast Donne fuori dall’angolo 3° puntata “Tutte in classe?”

 

#Bolognafaschifoquando

Una volta mentre ero in autobus, una signora chiese ad una ragazza di scendere dall’ autobus poiché era straniera e con carnagione di colore diverso, la ragazza rifiutò.

Allora la signora arrabbiata decise di scendere lei al posto della ragazza. Questa cosa mi ha colpito perchè la ragazza non stava facendo niente di male stava solo tornando a casa.

Di Jacopo Brancalion, Classe I D Scuola Secondaria di I Grado Zappa, nell’ambito del laboratorio “Abbasso il conflitto” realizzato   grazie al bando LFA Qu.re Navile e al progetto “Globo Speak up” finanziato dal Comune di Bologna DD/PRO/2019/1388 Area Nuove Cittadinanze, Inclusione Sociale e Quartieri.

Che schifo Bologna quando si comporta così

Una ragazza senegalese salì su un treno che da Bologna era diretto a Milano e si sedette vicino a un signore. Il signore, molto infastidito, si alzò e disse che non voleva stare vicino a una persona di colore (anche se con parole più offensive), poi se ne andò. La ragazza rimase senza parole, come le persone che avevano assistito alla scena. Secondo me non è giusto quello che è accaduto perché non bisogna giudicare le persone solo per il colore della loro pelle.
#libertàeuguaglianza

di un allievo della Classe I D Scuola Secondaria di I Grado Zappa, nell’ambito del bando LFA Qu.re Navile e progetto “Globo Speak up” finanziato dal Comune di Bologna DD/PRO/2019/1388 Area Nuove Cittadinanze, Inclusione Sociale e Quartieri.

 

Bologna, tabellino razzista contro il bomber della squadra avversaria

Insulti razzisti contro un ragazzo dell’Airone FC 83.

“Negro, Negro, Negro”. È un insulto al colore della pelle del ragazzo, autore della presunta tripletta – che poi, in realtà, in campo era stato un «solo» gol. La denuncia è dell’Airone Fc 83, club di Calderara di Reno, che spiega cosa è accaduto dopo la vittoria di sabato scorso per 4-0 nella gara contro lo Sporting Pianorese del campionato juniores. Lo Sporting Pianorese ha pensato di riflettere sull’accaduto segnalandolo al sito Tuttocampo.it, dove vengono riportati i tabellini delle partite dilettantistiche e i marcatori della partita. Sul tabellino era scritto tre volte il nome del ragazzo. L’insulto al giocatore alla squadra era sembrato «un modo per prendersela con il nostro centravanti di colore, è di avere segnato e di essere un giocatore fortissimo e avversario difficile da affrontare. È comprensibile che la sconfitta addosso possa bruciare e le scintille in campo sfociare in rabbia, ma vomitare odio razziale addosso agli avversari è un segnale bruttissimo». Così scrive l’Airone, che però nel post, oltre a esprimere la sua preoccupazione perché il «razzismo è in mezzo a noi e sta diventando normale» «dalla serie A alla terza Categoria», sottolinea sia la rimozione del tabellino dal sito, che la presa di distanza dello Sporting.

Il tabellino con l’indicazione, volutamente falsata, dei tre gol, infatti è stato subito rimosso dal sito dallo stesso Airone che giustamente ha tolto una notizia falsa dal web, dove  tutti possono contribuire alla realizzazione dei contenuti, mentre Daniele Maccagnani, presidente del Pianorese, con fermezza esprime la volontà del suo club di andare in fondo a questa storia. «Ci dissociamo dall’accaduto che anche a noi ha dato molto fastidio. Stiamo cercando di capire, ma ancora non si sa chi sia stato, è chiaro che se fosse uno della nostra società prenderemmo provvedimenti. Mi rivolgerò ai carabinieri». Intanto l’Airone incassa solidarietà e invito di Giampiero Falzone, sindaco di Calderara, che «nel condannare questo episodio, esprime vicinanza alla società e al ragazzo, vittima dei soliti idioti. A lui, che mi dicono essere un grande bomber, e alla squadra, al prossimo Consiglio comunale consegnerò il gagliardetto del Comune per testimoniare che noi ci siamo e ci saremo sempre contro ogni forma di discriminazione».

Il razzismo è una cosa ingiusta. Alla fine siamo tutti uguali. Però c’è da dire che ci sono delle persone che non la pensano così. Pensano che visto che hai la pelle di un colore diverso o vieni da un altro paese sei diverso.

Questo modo di pensare non è giusto e noi dobbiamo fermala.

di Luca Muleo Classe I D Scuola Secondaria di I Grado Zappa, nell’ambito del laboratorio “Abbasso il conflitto” realizzato   grazie al bando LFA Qu.re Navile e al progetto “Globo Speak up” finanziato dal Comune di Bologna DD/PRO/2019/1388 Area Nuove Cittadinanze, Inclusione Sociale e Quartieri.

Laboratorio Educalè 2019 al Pacinotti

Guarda il video reportage del laboratorio realizzato dall’Associazione  Culturale Youkali APS in collaborazione con Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città e Libera Bologna con quattro classi dell’Istruzione Superiore Crescenzi Pacinotti Sirani nell’ambito di Educalè 2019.

“Le mafie in trasformazione: la ‘ndrangheta globale e le donne come agenti di cambiamento” Laboratorio con le classi V CS, V AS, IV BS e V BS dell’Istituto di Istruzione Superiore Crescenzi Pacinotti Sirani nell’ambito di Educalè 2019 “Narrare le mafie. Sguardi sul contemporaneo tra azioni di contrasto e valorizzazione della cultura della legalità 2019″ è
cofinanziato con i fondi della Legge Regionale 18/2016 “Testo unico per la
promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e
dell’economia responsabili”. Capofila Associazione Culturale Youkali APS in collaborazione con Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città e Libera Bologna

Le chiavi e la posta

Sono stremato dal peso dello zaino quando arrivo davanti al cancello ma le chiavi sono nella tasca più profonda dei pantaloni; faccio uno sforzo enorme per prenderle e, quando porto a termine la mia impresa, mi accorgo che il cancello era aperto.

Colmo di rabbia, oltrepasso il portone e subito noto che nella bacheca è appeso il solito mazzo di chiavi che nessuno si prende mai la briga di portare via, mi viene voglia di buttarle nel piccolo cestino vicino all’ascensore ma resisto a questa malvagia tentazione. Subito dopo il mio sguardo si sposta sulle buchette della posta, sono tutte piene di riviste, giornali e bollette.

Poi noto che solo la nostra è priva di quelle scartoffie, allora preso dall’impulso di fare un dispetto afferro tutti quei pezzi di carta inutili e li metto in altre buchette scombinando tutto il lavoro del postino e dei ragazzi che distribuiscono materiale pubblicitario.

Orgoglioso dell’atto che avevo appena compiuto, salgo le scale in tutta fretta ma, sulla soglia di casa, noto di aver commesso un errore madornale: avevo di nuovo riposto le chiavi nella tasca profonda dei pantaloni!

“Esercitazioni di storytelling sul tema “La mia casa”
Flavio Frattaruolo III D Scuola Secondaria di I grado “F. Besta” per progetto “Gandusio Comunità responsabile” sostenuto dal Quartiere San Donato San Vitale con Bando LFA 2018 Coesione Sociale

Come una cuccia

Casa mia
Quando si entra dalla porta, a destra c’è la cucina con un tavolo al centro, la stanza è piccola ma c’è tutto l’essenziale. A sinistra c’è il corridoio e dritto davanti c’è il salotto con un terrazzo.

Il tappeto del salotto puzza di pipì di cane. Il corridoio ha una porta sulla destra, aprendola si entra nella camera da letto di mia sorella, che ha un arredamento che personalmente a me non piace: è tutto arancione.

Proseguendo a sinistra lungo il corridoio c’è un mobile con tanti libri. Ancora più avanti, a destra, c’è la mia stanza da letto, di fronte alla quale c’è un bagno che di solito usiamo io e mia sorella perché i miei genitori hanno una camera con un piccolo bagno tutto loro.

La casa è sempre piena di odori, che siano buoni o cattivi, per esempio profumo di ragù o puzza di pipì di cane. La cosa più presente in tutto l’appartamento sono le cucce: il nostro cane ne ha una in ogni stanza.

“Esercitazioni di storytelling sul tema “La mia casa”

Luca Diolaiti III D Scuola Secondaria di I grado “F. Besta” per progetto “Gandusio Comunità responsabile” sostenuto dal Quartiere San Donato San Vitale con Bando LFA 2018 Coesione Sociale

Calimero e il terremoto

Arrivata nel mio condominio devo salire quattro piani di scale a piedi perché non c’è l’ascensore e, arrivata in cima, ho il fiatone come sempre.

Fuori dalla porta del mio appartamento c’è un adesivo ironico
con scritto “attenti al gatto”. Appena entro, Calimero, il mio gatto, mi viene incontro e si struscia sulle mie gambe per salutarmi.

Quando alzo la testa vedo un lungo corridoio arancione con un dipinto, fatto da mio zio, appeso alla parete; si sente un leggero odore di chiuso.
La prima porta a destra è della camera dei miei genitori con le pareti dipinte di blu. Entrandovi vedo mio padre che schiaccia un pisolino sul letto, dopo essere tornato dal lavoro.

Più avanti, sempre sulla destra, c’è il bagno, lungo e stretto, con mattonelle grigio-mare e lucide. Calimero arriva, si fionda nella vasca e inizia a miagolare perché vuole che gli apra l’acqua per bere. Ancora avanti sulla destra c’è un grande salotto collegato alla cucina, un po’ stretta: entrambe le stanze sono dipinte di arancione.

Mi sporgo e noto mia mamma che cucina la cena. In fondo al corridoio c’è lo sgabuzzino dove teniamo le scorte del cibo e vari oggetti. In fondo al corridoio sulla sinistra c’è la camera, mia e di mia sorella, con le pareti viola, molto larga ma occupata quasi tutta da un armadio bianco ad ante scorrevoli.
Quando entro sembra vuota ma, poco dopo, noto mia sorella sul suo letto che gioca con il tablet.
Dalla mia camera si sente quasi sempre il rumore dei vicini che urlano o giocano ai videogiochi con gli amici. Oggi sono più rumorosi del solito. Mi piacerebbe avere una casa meno colorata e più moderna, ma è comunque molto confortevole e va bene anche così! Mi sdraio sul letto e inizio
a guardare il telefono, poi tutto comincia a tremare: è un forte terremoto che sta colpendo tutta Bologna, compresa la mia casa.

“Esercitazioni di storytelling sul tema “La mia casa”

Sofia Valentini III D Scuola Secondaria di I grado “F. Besta” per progetto “Gandusio Comunità responsabile” sostenuto dal Quartiere San Donato San Vitale con Bando LFA 2018 Coesione Sociale