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UN MONDO SENZA STEREOTIPI. FREEDOM CRY: UN GRIDO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Nel 2050, sul pianeta Terra, si fecero molti progressi, sia dal punto di vista tecnologico e sia dal punto di vista concettuale, sia dal punto di vista concettuale.

Le donne sono retribuite come gli uomini e tutti fanno tutti i lavori: ci sono gli uomini delle pulizie e le meccaniche. Il bullismo è solo un brutto e lontano ricordo e nessuno pensa che gli italiani siano mafiosi o che i tedeschi siano ubriaconi.

Il mondo è ora un posto migliore e tutte le persone convivono pacificamente.

Io sono Francesco, e nel 2020 sono stato etichettato perché ero omossessuale, e sin dall’adolescenza non provavo attrazione dalle ragazze ma dai ragazzi. Avevo paura della reazione dei miei genitori, perché conoscevo il loro modo di pensare, ma mi sbagliavo, perché loro mi amavano così com’ero. Venivo bullizzato per questo motivo, ma ora io e mio marito siamo felici e non veniamo più discriminati.

Io sono Tom, ho 20 anni e sono proprietario della Freedom cry.

Abbiamo aiutato molti ragazzi omossessuali, disabili e tanti altri, ed  abbiamo fatto un grido di libertà!

 

di Gaetani Jacopo, allievo della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.

Litigio nel giardino condominiale a causa delle foglie secche. Guerriglia in giardino a Sasso Marconi

Cronaca  –  Questa mattina sabato 28 Novembre 2045, in centro a Sasso Marconi, alcuni cittadini si sono accapigliati a causa della manutenzione del giardino.  Un’anziana signora di nome Marta, vestita come un novello Rambo e la sega elettrica in mano, stanca di provvedere da sola alla raccolta delle foglie secche, ha cominciato a potare gli alberi del proprio giardino condominiale in vero e proprio assetto da combattimento.  Incuriositi dal rumore, molti condomini sono usciti di corsa in giardino per cercare di fermare la signora Marta.   Ne è seguita una discussione piuttosto animata che ha reso necessario l’intervento dei Carabinieri e della Guardia Forestale.  Una volta sul posto, i Carabinieri, grazie alla presenza del maresciallo Pina de Abetis, sono riusciti a risolvere la situazione. La signora Marta è stata severamente ammonita e multata per aver danneggiato la grande quercia secolare mentre tutti i condomini sono stati invitati a partecipare attivamente alla manutenzione del giardino. Il maresciallo de Abetis ha promesso di andare a controllare ogni due mesi di persona lo stato delle cose.

di Nikolay Fachiri, allievo della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.

Immagine stereotipi

Immagine significativa sul tema degli stereotipi legati al colore della pelle.

Scelta da Collina Lorenzo, allievo della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.

LA CITTÀ DI STEREOTIPILANDIA

Oggi (22/11/3005) ci siamo recati a Stereotipilandia, per intervistare la signora Rosalba e la sua famiglia. Rosalba fa un lavoro considerato, nelle altre città, un lavoro da uomini ovvero l’elettricista, tutte le mattine si sveglia all’alba per arrivare il prima possibile al lavoro e organizzarsi per soddisfare tutti i clienti, a volte le chiamate sono così tante che arriva sempre a casa tardi. Rosalba però è tranquilla perché ad occuparsi di tutte le faccende di casa e dei due figli, c’è suo marito Marco, il quale ha preferito occuparsi della famiglia e lavora qualche ora in un bar, mentre i bambini sono a scuola. A Stereotipilandia molti vivono come Marco e Rosalba, è una città speciale, ogni anno gli abitanti aumentano perché lì possono vivere liberamente facendo il lavoro che amano, senza essere giudicati dagli altri per le loro scelte.

 

di Carlotti Anna, allieva della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.

LA RAGAZZA CHE SALVÒ IL NATALE: L’incredibile storia di Martina

“Ciao Martina, puoi dirci cos’è e com’è accaduto la vigilia di Natale del 2068?”

“Ciao Giulia. Dunque, mi ricordo di aver fatto questo strano sogno, nel quale un elfo mi ha detto che la slitta di Babbo Natale si era rotta. Poi mi ha teletrasportata al Polo Nord. Mi ha dato dei vestiti da meccanico e io mi sono un po’ lamentata perché pensavo fossero solo da maschio. Alla fine, però, li ho indossati perché era molto più importante riparare la slitta piuttosto che lamentarsi. Insieme agli altri elfi ho riparato la slitta di Babbo Natale.

“Cosa hai imparato da questa esperienza?”

“Be’ ho imparato che l’abito non fa il monaco e infatti oggi, che ho 28 anni, faccio la meccanica e mi piace moltissimo!”

“Che sogno Marti!  A questo punto io direi di salutarci… A presto e grazie per il tuo racconto!”

Questo era il sogno di Martina e noi ci vediamo domani alle 16:30 per un altro “episodio” de: “I racconti di tutti”.

 

di Cappelluzzo Viola, allieva della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.

 

Disegno sugli stereotipi di genere

disegno di Ballotta Noemi, allieva della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.

BAMBINA IN PIAZZA.

A Treviso, una bambina di 10 anni racconta le cose più malefiche che potessero fare in passato. Il perché ci è ancora sconosciuto, ma si pensa che sia per spiegare che non bisogna fare critiche senza conoscere la persona (stereotipi).

Le sue parole: “Sapete che le persone in passato, nel medioevo, se avevano i capelli rossi venivano bruciate? Sicuramente non saprete neanche il perché, eccolo: pensavano fossero streghe o stregoni.” Erano proprio senza cervello, come potevano fare una cosa del genere?

“Esistevano cose da femmina e cose da maschio
FEMMINE: danza(sport), lavare o badare ai figli(lavoro), capelli lunghi e vestiti con gonna(abbigliamento), bambole(gioco)…
MASCHI: calcio(sport), andare i fabbrica(lavoro),capelli corti e pantaloni (abbigliamento), pirati(gioco)… “
Perché facevano queste distinzioni?

“Le persone che amavano una persona dello stesso sesso non poteva né sposarsi ne dirlo a nessuno, sapete perché? perché sennò venivano uccise” Erano proprio ignoranti non credete?

QUESTA BAMBINA E QUESTO ARTICOLO VOGLIONO SOTTOLINEARE CHE SIAMO FORTUNATI AD ESSERE NATI NEL 3099 perché ORA L’AMORE TRA DUE PERSONE DELLO STESSO SESSO NON È VIETAT0, NON CI SONO DISTINZIONI E SI È LIBERI DI ESSERE COME SI VUOLE.
!!! IMPEGNATEVI SEMPRE AD APPREZZARE GLI ALTRI !!!

di Amatiello Lucia, allieva della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.

 

L’UMANITÀ SOGNA UN MONDO SENZA STEREOTIPI

Le persone sognano un mondo senza stereotipi da molto tempo. In America, nel 1800, gli uomini bianchi schiavizzavano le persone di colore per farle lavorare nei campi di cotone, molta gente si oppose, tra cui il presidente Abramo Lincoln, noto presidente degli Stati Uniti d’America. Mi sono sempre chiesta “Perché gli stereotipi esistono?”, “A che cosa servono?”, “Che vantaggio ci danno?”. Ne esistono vari tipi di stereotipi, alcuni più pesanti e altri più leggeri, per esempio “Perché alle femmine deve per forza piacere il rosa?”.

Una volta una mia amica mi ha raccontato che a scuola una sua compagna di classe le aveva urlato “Ti uccido!” solo perché la mia amica aveva preso un bel voto mentre la sua compagna no.

Per questo bisogna lottare per un mondo migliore, in modo che le generazioni future non crescano in mezzo all’ odio e alla violenza.

di Allori Arianna, allieva della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020. 

A giocare coi diritti dei bambini e delle bambine 5 audiofiabe per affermare diritti!

Associazione Culturale Youkali APS ha partecipato al progetto del Comune di Bologna Educalè 2020 realizzando  l’azione “A giocare coi diritti dei bambini e delle bambine” con 5 classi di Scuola Primaria aderenti realizzando in DAD delle audiofiabe che trasformano in racconto uno o più diritti dell’infanzia e dell’adolescenza contenuti nella Convenzione ONU che è stata ratificata il 27 maggio di trent’anni fa dall’Italia. Festeggiamo l’anniversario presentandovi i lavori delle classi. Buon ascolto.

Su richiesta dell’Assessorato Istruzione del Comune di Bologna si è creata anche un piccolo concorso tra le audiofiabe realizzate che sono state giudicate da tre autori per l’infanzia: Carolina D’Angelo, Anselmo Roveda e Sandro Natalini.

I giurati hanno esaminato le storie secondo alcuni parametri: originalità, organicità del testo, capacità della classe di trasformare uno o più diritti dell’infanzia in una trama, capacità di affermare col finale della storia uno o più diritti della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, capacità di costruire i personaggi attraverso i dialoghi

Vincitrici al primo posto con 60 punti a pari merito le audiofiabe:

“Ada e Salem nella fabbrica dei diritti negati” della classe V C Succursale Casaralta dell’I.C. 15 di Bologna

“Il ragazzo che salvò la sua famiglia ovvero Mosab e le macchine volanti” della classe V A della Scuola primaria Grosso dell’IC5 di Bologna

Per i premi in libri si ringraziano le case editrici: Coccole Books, Sinnos e Lapis

Un ringraziamento va anche a Unicef Bologna per le copie del libro: Bambini al tempo del Lockdown.

Le storie in gara:

 “Codice 6”  della classe V C della scuola Primaria Acri dell’Istituto Comprensivo n. 5 Bologna

 “La diversità non conta” della classe V B della scuola Primaria Grosso dell’Istituto Comprensivo n. 5 Bologna

“Il lungo viaggio di Bandile e Kiziah per ritrovare i genitori”  classe V D della scuola Primaria Acri dell’Istituto Comprensivo n. 5 Bologna

“Ada e Salem nella fabbrica dei diritti negati” audiofiaba della classe V C Succursale Casaralta dell’I.C. 15 di Bologna

“Il ragazzo che salvò la sua famiglia ovvero Mosab e le macchine volanti” della classe V A della Scuola primaria Grosso dell’IC5 di Bologna


Rianimiamo la Costituzione!

Educalè 2020

Memoria- la resistenza delle donne/la carta costituzionale

Laboratorio di Associazione Culturale Youkali APS con la classe III A sportivo dell’Istituto d’Istruzione Superiore Manzoni

Rianimiamo la Costituzione!

39 istruzioni per metterla in pratica oggi

LAVORO

  1. L’accesso al lavoro deve essere sostenuto e garantito a tutti e tutte come realizzazione delle proprie personali aspirazioni indipendentemente dal sesso, etnia e affiliazione politica. Nessuna persona deve essere limitata nell’ambiente lavorativo per la propria etnia, paese d’origine o ideali politici: ogni persona è uguale e dispone degli stessi diritti.

  1. In attuazione piena degli articoli 36 e 37 della Costituzione Italiana, vogliamo che i diritti dei lavoratori e lavoratrici siano pienamente rispettati, che le paghe corrispondano alle ore effettivamente lavorate, che le retribuzioni dei giorni festivi siano maggiorate, che si lotti contro la precarietà del lavoro, che si lotto per il rispetto dei contratti nazionali, per la libera scelta del lavoratore o lavoratrice se lavorare o meno nei giorni di festa.

  1. Sogniamo un mondo in cui tutte e tutti possano avere un lavoro corrispondente ai loro desideri e aspirazioni con una dignitosa retribuzione! Al primo posto deve esserci il lavoratore e la lavoratrice e il lavoro, non il profitto e la rendita a scapito della dignità e della salute.

  1. Sogniamo che vengano valorizzati i talenti di giovani laureati e laureate prevenendo la fuga dei cervelli sostenendo il loro desiderio di trovare un lavoro corrispondente ai propri studi e alle proprie aspirazioni con una retribuzione adeguata e in linea con le retribuzioni di altri Paesi per lo meno europei. Deve essere data ai giovani l’opportunità di realizzare i loro sogni qui in Italia.

PARITA’

  1. Vogliamo una reale parità tra uomini e donne sia in ambito lavorativo (paghe uguali a parità di lavoro in ogni settore lavorativo pubblico e privato) sia nella vita quotidiana, con adeguate leggi dedicate. Alle donne deve essere data possibilità di accesso a qualunque carriera e ai posti dirigenziali, in qualsiasi ambito lavorativo. Vogliamo che ci sia reale uguaglianza tra uomini e donne, pari diritti, pari condizioni di partenza e pari opportunità lungo la strada. Pari retribuzioni in tutti i settori!

  1. Sogniamo un mondo in cui non ci siano più stereotipi sulla figura femminile e maschile e sia garantita parità di ruoli sia all’interno della famiglia che nelle formazioni sociali più estese.

  1. La carriera lavorativa delle donne deve essere garantita e tutelata anche nel caso in cui esse scelgano di diventare madri: la maternità non può e non deve essere un ostacolo alla carriera.

WELFARE

  1. La famiglia, come primo nucleo della società, deve essere preservata e devono essere garantiti i bisogni di base di tutte le soggettività che lo compongono perequando le disparità economiche con reali sostegni. Devono essere altresì garantite pari opportunità a tutti e tutte di farsi una famiglia eliminando le forme di precariato in ambito lavorativo (soprattutto per i/le giovani) che non consentono il raggiungimento della stabilità economica e quindi la possibilità di fare figli. Deve essere garantito un adeguato sostegno economico per chi vuole avere figli, in modo da garantire loro una vita adeguata.

  1. Sollecitiamo la Repubblica ad attivare percorsi di supporto alla genitorialità e a prevedere congedi a entrambi i genitori di lungo periodo senza che possano avere implicazioni sulle loro carriere lavorative.

  1. Sollecitiamo la Repubblica a garantire pienamente il diritto alla casa, il diritto all’accesso alle cure sanitarie e all’istruzione anche ai soggetti più svantaggiati e ad istituire un fondo per il sostegno economico per le fasce sociali più svantaggiate, per i senza fissa dimora e per le vittime di violenze e maltrattamenti (bambini, donne) con risorse tratte da una tassazione equa e progressiva.

  1. Auspichiamo un reale superamento delle barriere architettoniche assicurando libertà di movimento) nella vita quotidiana dei/delle disabili, e che vengano potenziate le forme di sostegno (anche con personale specializzato che possa garantire loro accesso a ogni struttura/servizio su tutto il territorio nazionale).

  1. Deve essere garantita a tutti realmente la dignità con assistenza (welfare) adeguata quando non si possa lavorare per cause indipendenti dalla propria volontà e deve essere altresì garantito un accompagnamento al lavoro tenendo conto delle aspirazioni personali e percorsi di studio.

  1. Auspichiamo un sistema pensionistico adeguato a garantire una serena vecchiaia a tutti e tutte, con sostegno economico dignitoso.

  1. Auspichiamo congedi parentali (maternità e paternità) molto lunghi ed obbligatori.

SALUTE

  1. Sogniamo che la Repubblica garantisca la libertà di tutte le donne di essere madri o non madri. Deve quindi essere garantito il diritto all’aborto libero e sicuro in tutte le strutture pubbliche, così come allo stesso modo deve essere supportata in ogni modo la donna che sceglie di portare avanti una gravidanza.

  1. Vogliamo che il diritto alla salute sia riconosciuto come diritto fondamentale, indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche e della provenienza. La sanità deve essere prevalentemente pubblica e non devono esserci tagli al sistema sanitario per garantire a tutti e tutte le cure migliori tempestivamente. La tutela della salute, del benessere e la prevenzione da situazioni pandemiche deve essere garantito a tutti e tutte coloro che risiedono nel territorio italiano.

  1. Auspichiamo il collocamento di defribillatori per la rianimazione cardiopolmonare in ogni spazio pubblico sia aperto che chiuso. Per strada si potrebbero pensare a cassette di primo soccorso da collocare in cabine tipo ex cabine telefoniche, o come ad oggi si fa con estintori etc.

ISTRUZIONE

  1. Sollecitiamo un maggior sostegno dello stato al diritto allo studio in particolar modo per garantire l’accesso all’istruzione superiore di ragazzi e ragazze, con borse di studio e altro. L’istruzione superiore deve perseguire l’acquisizione da parte di ogni allievo e allieva della consapevolezza riguardo le proprie scelte future e la formazione al lavoro. In ogni ordine di scuola la Repubblica deve inoltre individuare strumenti e percorsi personalizzati per garantire a tutti e tutti pari opportunità anche qualora le condizioni di partenza siano di svantaggi (per condizione fisica, situazione economica e condizione sociale).

  1. Sollecitiamo una riforma della scuola superiore che possa facilitare sia il proseguimento degli studi nell’Università, sia l’eventuale immediato inserimento nel mondo del lavoro.

  1. Promuoviamo l’inserimento obbligatorio come materia scolastica, in ogni ordine di scuola, del primo soccorso dagli elementi più basilari fino ad arrivare alla rianimazione cardiopolmonare.

  1. Promuoviamo altresì l’introduzione in ogni ordine di scuola dello studio della storia contemporanea e discussioni sull’attualità: sentiamo forte l’esigenza di andare ben oltre la Seconda Guerra Mondiale nei programmi di Storia.

  1. Sollecitiamo Governo e Parlamento a emanare leggi che riguardino un settore specifico di attività, soltanto dopo aver chiesto parere ai rappresentanti del settore coinvolgendo tutti i soggetti coinvolti.

  1. Sogniamo che la Repubblica italiana inserisca l’obbligatorietà dell’insegnamento delle leggi vigenti nel ciclo di studi dalla scuola secondaria di primo e secondo grado per tutto il ciclo della scuola secondaria di secondo grado. Tale formazione deve proseguire nel corso della vita lavorativa della cittadinanza.

DIRITTI CIVILI, UGUAGLIANZA, ACCOGLIENZA

  1. Sogniamo che la Repubblica Italiana sia accogliente e inclusiva e che tuteli i diritti fondamentali di tutte le persone presenti sul territorio italiano, regolari o irregolari (=anche senza permesso di soggiorno) nel rispetto di tutte le culture, religioni, etnie. Sogniamo che la Repubblica garantisca assistenza sanitaria e sociale, alloggio, istruzione, accesso al lavoro agli immigrati che si trovano nel nostro Paese considerandoli una risorsa per la nazione (vedi possibilità di creare posti di lavoro per garantire l’integrazione).

  1. Chi è nato in Italia e ha studiato in Italia deve avere diritto di cittadinanza.

  1. Promuoviamo azioni educative di educazione al rispetto e all’uguaglianza a prevenzione di bullismo, ciberbullismo e hate speach e misure rieducative nei confronti di chi mette in atto comportamenti bullisti, violenti o incita in qualunque forma all’odio o al razzismo anche a mezzo social.

  1. Promuoviamo una reale lotta al razzismo, attraverso gli strumenti dell’istruzione, dell’educazione al rispetto e all’uguaglianza per contrastare l’enfatizzazione del razzismo. Vogliamo disincentivare l’uso di insulti razzisti che spesso vengono pronunciati dal branco o sui social quando non si ha l’interlocutore di persona di fronte nella consapevolezza che quando si è in gruppo si dà sfogo ai pensieri più profondi non “politicamente corretti” coperti dal gruppo o quando si è dietro lo schermo del pc. La democrazia è incompatibile con il razzismo, l’egoismo, l’autoritarismo dei pochi sui molti, vogliamo una Repubblica accogliente e solidale!

  1. Vogliamo reale parità di trattamento tra i fedeli di tutte le religioni riconoscendo tutte le religioni sullo stesso piano.

  1. Tutte le persone hanno gli stessi diritti: casa, lavoro, istruzione, a prescindere dalle proprie condizioni economiche e sociale. La povertà va combattuta e le persone fragili sostenute

LIBERTA’ E SICUREZZA

  1. Lo stato deve garantire la sicurezza di ogni utente della rete internet, vanno create delle task force che agiscano per garantire la sicurezza sul web e che siano al di sopra delle compagnie tecnologiche, delle multinazionali e dei centri di potere economico (banche, multinazionali, colossi della tecnologia).

  1. Auspichiamo che continui ad essere garantita a tutti e tutte la libertà d’espressione mettendo tuttavia un freno alla possibilità di insultare, offendere l’altro da sé nel nome del rispetto delle diversità (segnalazioni, multe, sanzioni).

  1. La libertà d’azione, d’espressione e d’impresa deve essere realmente limitata dal rispetto della dignità dell’altro da sé!

ALTRO

  1. Promuoviamo l’inserimento degli animali domestici all’interno dello stato di famiglia, facendo acquisire loro i diritti riservati ad ogni individuo (es. assistenza sanitaria gratuita) e la creazione di strutture istituzionali (non solo di natura privata o di volontariato) di recupero, salvaguardia, cura e ricollocamento degli animali domestici abbandonati. Promuoviamo altresì la definizione di agevolazioni fiscali a coloro che prenderanno in adozione un animale domestico proveniente da suddette strutture.

  1. Promuoviamo concretamente la partecipazione dei cittadini e delle cittadine alla vita sociale e politica del paese attraverso la presa in carico dei beni comuni, per esempio attraverso il risanamento di aree/edifici abbandonati (come ad esempio ex caserme e altro), attraverso la riconversione in luoghi di aggregazione di giovani, studenti, anziani.

  1. Promuoviamo il contrasto allo spreco del cibo e sollecitiamo iniziative per indirizzare cibo vicino alla scadenza o rimanenze della ristorazione verso soggetti svantaggiati.

  1. Auspichiamo che la Repubblica autorizzi le forze dell’ordine all’uso del teser e delle armi da fuoco solo in casi eccezionali di necessità promuovendo altre metodologie di risoluzione dei conflitti.

  1. Promuoviamo la sicurezza stradale disincentivando l’uso di alcol e droghe: maggiori sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza, consentire solo “il tasso zero”.

  1. La Repubblica nata dalla lotta di Resistenza, deve sanzionare qualunque forma di ricostituzione del Partito Fascista e ogni forma di fascismo e nazismo.

  1. L’azione di governo deve essere improntata all’etica ed essere realmente guidata da “disciplina e onore” (art. 54), deve rendere effettivi i diritti ed efficaci le garanzie per tutti e tutte: chi governa deve rispondere ai cittadini e cittadine, non a interessi di gruppi di potere.