UN MONDO SENZA STEREOTIPI. FREEDOM CRY: UN GRIDO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Nel 2050, sul pianeta Terra, si fecero molti progressi, sia dal punto di vista tecnologico e sia dal punto di vista concettuale, sia dal punto di vista concettuale.

Le donne sono retribuite come gli uomini e tutti fanno tutti i lavori: ci sono gli uomini delle pulizie e le meccaniche. Il bullismo è solo un brutto e lontano ricordo e nessuno pensa che gli italiani siano mafiosi o che i tedeschi siano ubriaconi.

Il mondo è ora un posto migliore e tutte le persone convivono pacificamente.

Io sono Francesco, e nel 2020 sono stato etichettato perché ero omossessuale, e sin dall’adolescenza non provavo attrazione dalle ragazze ma dai ragazzi. Avevo paura della reazione dei miei genitori, perché conoscevo il loro modo di pensare, ma mi sbagliavo, perché loro mi amavano così com’ero. Venivo bullizzato per questo motivo, ma ora io e mio marito siamo felici e non veniamo più discriminati.

Io sono Tom, ho 20 anni e sono proprietario della Freedom cry.

Abbiamo aiutato molti ragazzi omossessuali, disabili e tanti altri, ed  abbiamo fatto un grido di libertà!

 

di Gaetani Jacopo, allievo della Classe 1D Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.