Tutti siamo diversi, nessuno è uguale. Questo lo possiamo capire anche da come ci vestiamo o come ci comportiamo.
Prendiamo le diversità tra una donna e un uomo.
Le donne, ad esempio, tradizionalmente, puliscono, stirano, cucinano e fanno i lavori domestici, mentre gli uomini lavorano nei cantieri, nei campi e fanno lavori che si pensa che le donne non abbiano la forza di fare.
Alcune persone non hanno capito che le donne possono fare ciò che vogliono, e non è questione di forza fisica, ma di carattere.
Il fatto che le donne debbano fare i lavori domestici, che nello sport non siano brave, o adatte a certi lavori, sono degli stereotipi che si sono cementati col tempo nel pensiero della gente.
La speranza è l’ultima a morire e infatti abbiamo fatto molti progressi anche nel nostro Paese, come ad esempio qualche anno fa è andata nello spazio la prima astronauta italiana.
Le donne devono combattere ancora, ma sono forti e questa lotta un giorno giungerà alla fine e speriamo che i risultati si notino e che la battaglia che le donne hanno fatto rimanga impressa nella memoria.
Qualche giorno fa c’è arrivata una testimonianza di una giovane sposata con un ragazzo conosciuto al liceo… ve la riportiamo come ci è giunta.
“Io e Francesco ci siamo conosciuti al liceo ed è stato amore a prima vista, o almeno così mi fece credere. Ci sposammo e da quel momento cominciò ad essere violento. Quando stavo per uscire con le amiche mio marito mi guardava la scollatura e mi dava uno schiaffo ordinandomi di cambiarmi. Mi diceva “sei brutta, stai male vestita così”.
Le violenze non finirono mai, anzi peggiorarono sempre più.
Un giorno, dopo essere stata minacciata di morte, mi sono decisa a raccontare tutto. Non potevo più tacere.”
Elaborato di Allieve e Allievi della classe III C della Scuola Secondaria di I grado Gandino di Bologna.
Campagna “Diverso da chi?” all’interno del progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere” a cura di Ass. Youkali e Tavola delle donne, sostenuto da Regione Emilia Romagna annualità 2017.