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Educazione al genere tra realtà e possibilità

E’ disponibile la sesta puntata del format “Donne fuori dall’angolo” realizzato da Associazione Culturale Youkali gruppo “Media allo scoperto” in collaborazione con Radio Città Fujiko .

in questa puntata abbiamo affrontato il tema dell’educazione al genere e alle differenze con realtà del terzo settore e docenti che lavorano su percorsi di formazione in diversi ordini di scuole.

Ascolta il podcast

Donne fuori dall’angolo 6° puntata “Educazione al genere tra realtà e possibilità”

Quale argine alle parole d’odio?

La trasmissione radiofonica “Donne fuori dall’angolo” si è occupata per la puntata di novembre, dell’ hate speech, del discorso d’odio che spesso si riversa sui corpi delle donne off e on line.

Abbiamo voluto ascoltare la sociolinguista Vera Gheno, per ragionare sul potere delle parole e comprendere se possono essere pensati interventi per rieducare gli adulti verso un uso più accorto delle parole dal momento che bambini e bambine, come spugne, assorbono quello che ascoltano dire agli adulti.

Abbiamo poi voluto raccogliere il parere di due realtà del terzo settore che entrano abitualmente dentro le scuole per affrontare il tema delle parole d’odio o del bullismo e ciberbullismo con ragazzi e ragazze. Abbiamo intervistato Alessia Giannoni- programmatrice programma Italia Cospe e Anna Marfisa Bellini- psicanalista e coordinatrice clinica del centro Dedalus di Bologna.

Ascolta la 5° puntata del nostro podcast “Quale argine alle parole d’odio?” 

interviste a:;

Donne fuori dall’angolo 4 puntata. La giustizia dopo il lockdown per procedimenti su violenze di genere e atti discriminatori

La trasmissione radiofonica “Donne fuori dall’angolo” è alla sua 4° puntata, nell’ambito della nostra indagine sulla condizione femminile nella Regione Emilia Romagna, ci siamo occupate questo mese della situazione della giustizia rispetto ai procedimenti in corso inerenti violenze domestiche, violenze sessuali, atti discriminatori e crimini d’odio.

Abbiamo intervistato

Sabrina Pagliani- penalista- socia della Casa delle donne per non subire violenza;
Marta Tricarico: giusfamiliarista, gruppo giustizia Udi;
Fulvia Casagrande: civilista esperta di diritto antidiscriminatorio legato al genere e alla disabilità.

 Interviste a cura di Simona Sagone, Jessica Crivaro e Elisa Rosso.

Dall’8 ottobre ascolta la puntata in podcast cliccando al link sottostante.

Ascolta la 4 puntata di Donne fuori dall’angolo

Trovi tutte le puntate di “Donne fuori dall’angolo” nella sezione audio di  questo sito https://mediaalloscoperto.it/audio/

Donne fuori dall’angolo è un progetto di Associazione Culturale Youkali APS – gruppo media allo scoperto in collaborazione con Radio Città Fujiko, sostenuto dall’Assessorato Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna

 

La salute delle donne- 1° puntata di Donne fuori dall’angolo

Per la prima puntata ufficiale del format radiofonico “Donne fuori dall’angolo” abbiamo scelto come tema “La salute delle donne”.

Donne fuori dall’angolo è un progetto a cura di Youkali – gruppo Media allo scoperto e Tavola delle donne sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Assessorato pari Opportunità attraverso il bando 2019/2020.

Ascolterete interviste dedicate alla medicina di genere con Patrizia Stefani dell’Associazione Medicina europea di Genere, al Dott. Corrado Melega già direttore di dipartimento Materna infantile e già coordinatore della commissione nascita della regione Emilia Romagna abbiamo chiesto delucidazioni sulla situazione post covid rispetto al percorso nascita e sull’Iivg; abbiamo inoltre approfondito il tema dell’interruzione volontaria di gravidanza anche con Angela Balzano, ricercatrice e docente dell’Università di Bologna e con Tamara Roma, studentessa universitaria che sta preparando una tesi in storia delle donne dedicata all’aborto. Le interviste sono a cura di Elisa Rosso e Simona Sagone.

Ascolta cliccando sui link sottostanti la puntata andata in onda il 1 luglio alle 14:30 su Radio Città Fujiko 103.1 fm  e un contenuto Extra realizzato dalla redattrice Elisa Rosso con un’analisi dell’intervista a Corrado Melega e un’intervista a Francesca Bonassi del collettivo La Mala Education sulla salute riproduttiva e sessuale delle donne.

1° puntata Donne fuori dall’angolo “La salute delle donne”

Interviste a: Patrizia Stefani -presidente Associazione Medicina europea di Genere; Angela Balzano, ricercatrice e docente dell’Università di Bologna, Tamara Roma, dottoranda con tesi sull’aborto; Dott. Corrado Melega già direttore di dipartimento Materna infantile.

Contenuti EXTRA inediti alla 1° puntata Donne fuori dall’angolo “La salute delle donne”

“Donne fuori dall’angolo” vi aspetta per la 2° puntata il 5 agosto alle 14:30 su Radio Città Fujiko sui 103. 1 FM o in streaming su www.radiocittafujiko.it

Scopri tutti i podcast di Youkali cliccando qui: PODCAST

Donne e lavoro- Inchiesta radiofonica

“Donne fuori dall’angolo” è il nuovo podcast di Associazione Culturale Youkali APS gruppo media allo scoperto in collaborazione con Radio Città Fujiko, con il contributo di Regione Emilia Romagna.

Per la puntata zero del podcast abbiamo realizzato un’ inchiesta dal titolo “Donne e lavoro” dedicata all’analisi della situazione lavorativa delle donne in Emilia Romagna ed in particolare nella città di Bologna, pre e post emergenza sanitaria Covid 19.

Eravamo partite dall’interrogativo se esistesse nella nostra Regione un approccio di genere nell’inserimento o reinserimento lavorativo delle donne tale da riequilibrare lo svantaggio iniziale delle stesse rispetto al mondo del lavoro. Siamo poi incappate in un cambiamento epocale dato dall’emergenza sanitaria e ci siamo allora chieste se saranno ancora una volta le donne a pagare, in termini di perdita di posti di lavoro per ottemperare il lavoro di cura e per la precedenza accordata eventualmente agli uomini nel mantenere i posti di lavoro esistenti. La crisi peserà in maniera disuguale su donne e uomini?
Buon ascolto

 

Interviste a cura di: Simona Sagone, Jessica Crivaro, Elisa Rosso, Christine Van Beusekom, Danila Faenza, Silvica Chita, Barbara Burattini.

Prima parte dell’inchiesta “Donne e lavoro”:

Interviste a: Katia Graziosi- Presidente Udi Bologna; Emma Petitti – ex Assessora regionale alle Pari Opportunità

Seconda parte dell’inchiesta “Donne e lavoro”:

Interviste a: Barbara Lori – Assessora Pari Opportunità Regione Emilia Romagna; AnnaSalfi- segreteria CGIL Bologna – delega donne e piano lavoro

Terza parte dell’inchiesta “Donne e lavoro”:

Interviste a: Assunta Serenari- Forma -Azione in rete di Piazza Grande- sportello lavoro donne; Anna Pagani – operatrice IPS in convenzione con il Centro di Salute mentale Zanolini

Quarta parte dell’inchiesta “Donne e lavoro”:

interviste a: Caterina Liotti- esperta di politiche di genere e fondatrice del Centro Documentazione Donne di Modena – Centro documentazione donna ; Martina Ciccioli- socia e operatrice di Casa delle donne per non subire violenza di Bologna

Che schifo Bologna quando si comporta così

Una ragazza senegalese salì su un treno che da Bologna era diretto a Milano e si sedette vicino a un signore. Il signore, molto infastidito, si alzò e disse che non voleva stare vicino a una persona di colore (anche se con parole più offensive), poi se ne andò. La ragazza rimase senza parole, come le persone che avevano assistito alla scena. Secondo me non è giusto quello che è accaduto perché non bisogna giudicare le persone solo per il colore della loro pelle.
#libertàeuguaglianza

di un allievo della Classe I D Scuola Secondaria di I Grado Zappa, nell’ambito del bando LFA Qu.re Navile e progetto “Globo Speak up” finanziato dal Comune di Bologna DD/PRO/2019/1388 Area Nuove Cittadinanze, Inclusione Sociale e Quartieri.

 

Bologna, tabellino razzista contro il bomber della squadra avversaria

Insulti razzisti contro un ragazzo dell’Airone FC 83.

“Negro, Negro, Negro”. È un insulto al colore della pelle del ragazzo, autore della presunta tripletta – che poi, in realtà, in campo era stato un «solo» gol. La denuncia è dell’Airone Fc 83, club di Calderara di Reno, che spiega cosa è accaduto dopo la vittoria di sabato scorso per 4-0 nella gara contro lo Sporting Pianorese del campionato juniores. Lo Sporting Pianorese ha pensato di riflettere sull’accaduto segnalandolo al sito Tuttocampo.it, dove vengono riportati i tabellini delle partite dilettantistiche e i marcatori della partita. Sul tabellino era scritto tre volte il nome del ragazzo. L’insulto al giocatore alla squadra era sembrato «un modo per prendersela con il nostro centravanti di colore, è di avere segnato e di essere un giocatore fortissimo e avversario difficile da affrontare. È comprensibile che la sconfitta addosso possa bruciare e le scintille in campo sfociare in rabbia, ma vomitare odio razziale addosso agli avversari è un segnale bruttissimo». Così scrive l’Airone, che però nel post, oltre a esprimere la sua preoccupazione perché il «razzismo è in mezzo a noi e sta diventando normale» «dalla serie A alla terza Categoria», sottolinea sia la rimozione del tabellino dal sito, che la presa di distanza dello Sporting.

Il tabellino con l’indicazione, volutamente falsata, dei tre gol, infatti è stato subito rimosso dal sito dallo stesso Airone che giustamente ha tolto una notizia falsa dal web, dove  tutti possono contribuire alla realizzazione dei contenuti, mentre Daniele Maccagnani, presidente del Pianorese, con fermezza esprime la volontà del suo club di andare in fondo a questa storia. «Ci dissociamo dall’accaduto che anche a noi ha dato molto fastidio. Stiamo cercando di capire, ma ancora non si sa chi sia stato, è chiaro che se fosse uno della nostra società prenderemmo provvedimenti. Mi rivolgerò ai carabinieri». Intanto l’Airone incassa solidarietà e invito di Giampiero Falzone, sindaco di Calderara, che «nel condannare questo episodio, esprime vicinanza alla società e al ragazzo, vittima dei soliti idioti. A lui, che mi dicono essere un grande bomber, e alla squadra, al prossimo Consiglio comunale consegnerò il gagliardetto del Comune per testimoniare che noi ci siamo e ci saremo sempre contro ogni forma di discriminazione».

Il razzismo è una cosa ingiusta. Alla fine siamo tutti uguali. Però c’è da dire che ci sono delle persone che non la pensano così. Pensano che visto che hai la pelle di un colore diverso o vieni da un altro paese sei diverso.

Questo modo di pensare non è giusto e noi dobbiamo fermala.

di Luca Muleo Classe I D Scuola Secondaria di I Grado Zappa, nell’ambito del laboratorio “Abbasso il conflitto” realizzato   grazie al bando LFA Qu.re Navile e al progetto “Globo Speak up” finanziato dal Comune di Bologna DD/PRO/2019/1388 Area Nuove Cittadinanze, Inclusione Sociale e Quartieri.

Laboratorio Educalè 2019 al Pacinotti

Guarda il video reportage del laboratorio realizzato dall’Associazione  Culturale Youkali APS in collaborazione con Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città e Libera Bologna con quattro classi dell’Istruzione Superiore Crescenzi Pacinotti Sirani nell’ambito di Educalè 2019.

“Le mafie in trasformazione: la ‘ndrangheta globale e le donne come agenti di cambiamento” Laboratorio con le classi V CS, V AS, IV BS e V BS dell’Istituto di Istruzione Superiore Crescenzi Pacinotti Sirani nell’ambito di Educalè 2019 “Narrare le mafie. Sguardi sul contemporaneo tra azioni di contrasto e valorizzazione della cultura della legalità 2019″ è
cofinanziato con i fondi della Legge Regionale 18/2016 “Testo unico per la
promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e
dell’economia responsabili”. Capofila Associazione Culturale Youkali APS in collaborazione con Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città e Libera Bologna

La III A della Secondaria di I grado di Grizzana ragiona sugli stereotipi e sul bullismo

Guarda i video realizzati dalla  Classe III A della Scuola Don Milani di Grizzana Morandi.

Nell’autunno 2018 le allieve e gli allievi della III della Scuola Secondaria di I grado Don Milani di Grizzana Morandi, hanno partecipato al laboratorio “Diverso da chi?” all’interno del progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere: NarrAzione di genere 2018“. curato dalle socie di Associazione Youkali APS Valeria Porretta, Ruben Lazzerini e Giuliana Giordano.

Il gruppo classe ha realizzato un video spot contro il bullismo insieme alle socie e soci di Youkali Valeria Porretta, Ruben Lazerini e Giuliana Giordano.

 

Docenti, ragazzi e ragazze, formatrici e formatori hanno ragionato insieme anche sugli stereotipi di genere partendo dall’analisi delle pubblicità televisive.

In questo video i loro commenti.

 

Nel corso del laboratorio allievi e allieve hanno poi lavorato sullo storytelling creando brevi racconti, che trovate nelle pagine di questo sito, immaginandosi proiettati in un futuro senza stereotipi.

Il sogno di Abdul

Abdul, era un ragazzo che giocava in una squadra di calcio, vicino a casa sua, dove veniva deriso dai compagni a causa della sua provenienza e per il suo modo strano di correre.
Lui non era bravo a giocare a calcio e anche per questo veniva preso in giro. Un giorno decise di impegnarsi così tanto da diventare fortissimo ed usare lo sport come riscatto contro i compagni.
Ogni volta che tornava da allenamento era triste, tutti i suoi compagni lo insultavano ma lui non mollava, ce la metteva tutta per inseguire il suo sogno: giocare a pallone in una grande squadra.
Dopo solo un anno Abdul venne chiamato da una grande club di calcio per il suo impegno e per la sua determinazione.
Non ci poteva credere che solo dopo così poco avesse fatto un cambiamento dalla a alla z, la sua emozione era indescrivibile perché non si aspettava tutto ciò.
I suoi compagni quando vennero a conoscenza che lui avesse fatto un provino al BOCA FICO capirono che era un ragazzo coraggioso, anche se lo avevano già notato da un po’ e gli porsero subito le scuse di tutte le cattiverie che gli avevano fatto, diventando i suoi fan più accaniti. Abdul era contentissimo di giocare in una squadra importante dopo tutto l’impegno che ci aveva messo e per aver fatto pace con i suoi amici.

A cura di Tommaso Gironi, alunno della classe III C della Scuola Secondaria di Primo Grado “Moruzzi” di Ceretolo, per il progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere: NarrAzione di Genere 2018”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna