UN MONDO SENZA STEREOTIPI. Il sogno di Zoe

 

C’era una volta una ragazza di nome Zoe: aveva gli occhi e le sopracciglia marroni, i capelli castano scuro e si vestiva sempre sportiva. Un giorno a scuola incontrò il suo amico Francesco, un ragazzo molto simpatico che abitava vicino a casa di Zoe. La ragazza raccontò al suo amico un sogno che  aveva fatto: “Oggi ho sognato un mondo senza stereotipi!”

Francesco sorridendo rispose: “Wow! Sarebbe stupendo!”

Dopo scuola mentre i due amici tornavano a casa, incontrarono un’ anziana signora dall’aria triste. I due ragazzi si avvicinarono e le chiesero: “Scusi perché è triste?”. La signora  rispose: “Sono triste perché vorrei un mondo senza stereotipi”. Francesco disse a Zoe: “Ė come il tuo sogno!”

Zoe: “Ė vero hai ragione!”

La signora allora disse: “Voi potreste aiutarmi!”

“Come?”

“Voi siete giovani, potete cambiare il futuro”

“Ma noi non siamo capaci!”

“Ho un compito per voi.”

Al quel punto la donna portò i ragazzi in un campo pieno di tante scatole tutte sparse.

Francesco disse: “Ma cosa sono tutte quelle scatole?”

“Ecco ora vi spiego: immaginate che tutte queste scatole siano delle teste piene di stereotipi. Il vostro compito comincia adesso: dovete aprire una scatola ogni giorno, così ogni giorno libererete la testa di una persona per farla stare meglio.” Zoe provò ad aprire una scatola e usci un arcobaleno e la scatola diventò d’oro. I ragazzi  rimasero a bocca aperta e tutti contenti  ringraziarono la signora: “Grazie di averci dato l’opportunità di liberare il mondo dagli stereotipi, per noi è un sogno che si avvera.” Da quel giorno Zoe e Francesco dopo scuola andavano nel prato ad aprire scatole e a far star bene le persone.

 

di Gaia, allieva della Classe 1C Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.