UN MONDO EQUIVALENTE
Nel 2025, una ragazza di nome Anna raccontò una storia sugli stereotipi.
Il 24 marzo 2017 una bambina di nome Chiara stava andando a scuola, arrivata in classe, la professoressa chiese agli alunni che lavoro volevano fare.
Gli alunni maschi risposero di voler fare i calciatori, i piloti, i poliziotti…
Dopo arrivò il turno delle femmine e loro risposero di desiderare di diventare ballerine, ginnaste, acrobate…
Chiara però rispose di voler diventare un chirurgo e alla sua risposta tutti si misero a ridere dicendo che era un lavoro da maschi.
Adesso nell’anno 2025 finalmente abbiamo capito che un mondo senza discriminazioni è molto meglio e non c’è bisogno di distinguere maschi o femmine.
Siamo tutti uguali nonostante le differenze di genere.
Elaborato di Beatrice, studentessa della classe I F Scuola Rolandino De’ Passaggeri, Bologna, laboratorio “Lo sguardo dell’altro, l’incontro con l’altro” nell’ambito del Progetto Educalè cofinanziato con i fondi della Legge Regionale 18/2016 “Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili” e nell’ambito di “Portiamo a scuola la comunicazione di genere” cofinanziato da Regione Emilia Romagna, annualità 2017.