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Il colore è rosso

Il colore del mio condominio è rosso: rossa è la recinzione che lo circonda e rossi sono i mattoni. Entro, aprendo il cancello cigolante, è un po’ vecchio e malandato. Ma ciò che attira la mia attenzione è il giardino che si trova subito oltre il cancello.

Spesso vado a controllare alcuni fiori bianchi e viola che si trovano in fondo alla piccola distesa verde, perché sono stati piantati nell’anno in cui sono nata e perciò sono molto importanti per me. Dopo aver ammirato il giardino entro nell’ampio atrio, che nel periodo natalizio si arricchisce di un bellissimo e luminoso albero di Natale decorato da alcuni condomini.
Nonostante un comodo ascensore io preferisco fare le scale a piedi. E subito mi accoglie un confortevole calore e l’odore di pasta al ragù che proviene dai vari appartamenti. È ora di pranzo e i miei vicini sono a tavola.
Salendo le scale si sentono i pianti dell’ultimo nato del palazzo, e andando ancora un po’ su si sentono gli unici due cani del condominio che abbaiano. Appena arrivata nel mio appartamento, saluto mio fratello con un urlo perchè ha sempre le cuffie nelle orecchie.
I condomini sono tutti molto socievoli e qualcuno un po’ stravagante, ad esempio il signore che abita al secondo piano canta in continuazione.

Ricordo che la notte del 31 dicembre di qualche anno fa la passammo aiutando alcune persone bloccate in ascensore per poi festeggiare tutti insieme.

“Esercitazioni di storytelling sul tema “La mia casa”

Stefania Billi III D Scuola Secondaria di I grado “F. Besta” per progetto “Gandusio Comunità responsabile” sostenuto dal Quartiere San Donato San Vitale con Bando LFA 2018 Coesione Sociale

Che casetta la mia casetta

Appena entrata, superando la porta marrone chiaro, si sentono delle voci o la tv. A destra c’è un corridoio stretto per via dei mobili. Facendo pochi passi puoi trovare la porta del bagno sempre profumato con uno specchio enorme dove mia sorella si mette ogni giorno le lenti a contatto. Accanto alla porta del bagno c’è la camera dei miei genitori con un letto, un armadio enorme e di fronte a questo una scrivania con una stampante e un computer. Attraversando il corridoio striminzito c’è il soggiorno con il balcone sempre aperto, nel salotto c’è un tavolo, il divano e la tv, poi c’è la cucina con i mobili, i fornelli, e il frigo; infine c’è la mia cameretta con il mio letto e quello di mia sorella, molti mobili tra cui una scrivania e la tv.
Devo ammettere che non mi piace molto questa casa, preferisco quella della Calabria.

Esercitazioni di storytelling sul tema “La mia casa”

Claudia Bianco III D Scuola Secondaria di I grado “F. Besta” per progetto “Gandusio Comunità responsabile” sostenuto dal Quartiere San Donato San Vitale con Bando LFA 2018 Coesione Sociale

La casa di mattoni rossi

Oggi, come tutti i giorni, dopo la scuola, sono tornato a casa in autobus.

Appena sceso alla fermata vedo davanti a me il mio condominio costruito in mattoni rossi che danno un senso di calore e accoglienza. Tolgo lo zaino dalle spalle e cerco per 5 minuti le chiavi al suo interno, che ovviamente si trovano sul fondo e quindi sono obbligato a estrarre tutti i libri per poterle prendere. Ogni tanto mi capita di incontrare alcuni dei miei vicini, li saluto e loro con poca voglia rispondono con un semplice cenno della testa abbastanza svogliato o un sorriso un po’ stanco.

Siccome non ho tanta voglia di aspettare l’ascensore decido di salire le scale fino ad arrivare al terzo piano, dove si trova il mio appartamento. Con le fatidiche chiavi che ho riposto saggiamente nella tasca apro il cancello e successivamente il portone.

Appena entrato devo, come sempre, correre in bagno. Nella mia casa ci sono due bagni, uno grande ed uno piccolo, quest’ultimo è il mio preferito non so bene il perché ma al suo interno mi sento molto più a mio agio. Sarà forse per i suoi colori, per i quadri appesi alla parete, per lo specchio enorme o per il tepore che si trova al suo interno il motivo per cui mi piace questo ambiente della mia casa.

Dopo circa dieci minuti esco dal bagno e mi reco in cucina, che è collegata al salotto. In cucina metto a bollire l’acqua e nel frattempo vado in camere mia, io la adoro. E’ abbastanza grande con le pareti bianche, grandi finestre che lasciano entrare molta luce, una scrivania, due letti molto comodi e un canestro attaccato all’armadio, con cui io e mio fratello ci divertiamo un sacco a giocare! Insomma in camera mia c’è tutto quello di cui necessito per vivere.

Dopo aver guardato un po’ di video su YouTube torno in cucina, a destra dei fornelli si trova la dispensa, spesso piuttosto disordinata, da cui prendo la pasta e la metto all’interno del pentolino che contiene l’acqua bollente.

Successivamente vado in salotto dove si trova la televisione, prendo il telecomando, mi siedo sul divano, soffice e comodo, e accendo la TV. Dopo nove minuti, mi alzo dal divano e vado in cucina a scolare e a condire la pasta, mentre aspetto che si raffreddi apparecchio la tavola che si trova al centro della stanza.

Dopo mangiato sparecchio tutto e vado un po’ sul letto per riposare e ascoltare la musica con le mie nuove cuffie bluetooth bianche fino a quando non arriverà mia mamma che mi accompagnerà ad allenamento.

Nel silenzio della casa posso sentire i vicini del piano di sotto discutere animatamente, il mio gatto sgranocchiare i suoi croccantini e il ragazzo che occupa l’appartamento sopra il nostro ascoltare la musica e tenere il tempo sbattendo i piedi sul pavimento.

Esercitazioni di storytelling sul tema  “La mia casa”

Alessandro Benini III D Scuola Secondaria di I grado “F. Besta” per progetto “Gandusio Comunità responsabile” sostenuto dal Quartiere San Donato San Vitale con Bando LFA 2018 Coesione Sociale